Qualcuno penserà ad una fissazione, e così è !
Per anni li ho cercati e collezionati ed ora voglio condividere con voi lettori questa passione!
Questo esemplare poi, non immaginate nemmeno quanto l'abbia inseguito: lo cerco da quando ho 13 anni e l'ho trovato, come volevo io, conservato bene, solo due anni fa!
La Benelli mise sul mercato una sorta di prototipo di 48 nel 1956, quando il mercato era già ben servito.
Il Ciclomotore, così venne chiamato, era sostanzialmente identico a questo del 1957, salvo che per alcuni dettagli ai carter motore e al fanale posteriore.
La forcella è a biscottini, come sarà montata sui Ciao anni dopo, assemblata su di un telaio in lamiera stampata.
La sua efficienza è ottima, a meno di non prendere a tutta manetta fossi da mezzo metro!
I cerchi sono molto alti, cosa insolita per un Benellino: essi sono da 20 pollici e montano mozzi con freno a tamburo centrale in alluminio della Amadori.
Più avanti, per contenere i costi, saranno a tamburo laterale in lamiera stampata che fanno ora tanto..vintage ma poco..freno!
Il motore presenta i carter completamente in alluminio con la scritta Benelli in pressofusione ( cambieranno con la nuova linea a partire dal 1963).
Il carburatore è il solito Dellorto T4 12 SA, da 12 mm, e respira in zona centrale sotto le nervature del telaio.
Da notare come i motori delle prime serie abbiano un po' di ..pepe in più rispetto a quelli della produzione post '59, quando entrerà in vigore il nuovo Codice, che aboliva la pedaliera obbligatoria per i ciclomotori ma ne limitava drasticamente la velocità a 40 km orari.
Infatti questi Benellini sono dati per 60 km orari da catalogo, ma levando qualcosa alla corona si toccano abbastanza facilmente i 70 orari se il motore è bene a punto!
Sotto il parafango posteriore, incorporato al telaio, trovava posto un pratico portapacchi e , più sotto ancora, un minuscolo sportellino ove riporre libretto ed attrezzi ( particolare che spesso veniva smarrito e , come questo esemplare, rimpiazzato da un pezzetto di lamierino)
Una considerazione infine sulla linea ed i colori.
Questo modello poteva essere scelto in due opzioni: Rosso-bianco come quello in foto e Azzurro-bianco.
Seppur la linea non si scostasse da quella delle centinaia di 48 disponibili allora, il faro incorporato nella forcella e quella scritta dorata sul serbatoio bicolore ne fanno, agli occhi dell'appassionato, un oggetto di bello stile e un indicatore del tempo encomiabile.