Dopo tanti e tanti benellini passati tra le mani,
capitandomi un telaio dello sport prima serie ( 1958-1961), ho pensato di
ricreare un Benellino da corsa sulla falsariga di quelli che correvano in
quegli anni.
Navigando sul web si trovano diversi esemplari, anche molto
blasonati, che corsero persino il TT!
Sopra vedete il mago del 2 tempi jan thiel sul suo benellino durante una gara !
Sopra vedete il mago del 2 tempi jan thiel sul suo benellino durante una gara !
Immancabili in questi esemplari sono il telaio con doppia
culla ascendente posteriore e ….lo scarico a megafono!
Persino Jan Thiel, il mago del due tempi, correva ….a megafono aperto!
Il motore è sempre lui, che io ho personalmente elaborato
con cambio a 4 marce a manopola girevole ( era così anche sugli ufficiali
Benelli !).
La testa è stata leggermente abbassata, circa 8/10 di mm, i
condotti lucidati alla morte e il carter
destro…alleggerito !
Infatti, se si guardano gli ufficiali, sulla destra si
notano le medesime scanalature per poter far circolare l’aria sul volano
magnete, croce e delizia di quel tempo …soprattutto sul condensatore che quel
caldo afoso proprio non lo regge a lungo!
Tra testa e cilindro mi sono concesso una lastra di rame,
che usava più sugli itom di quel tempo…l’utilità sarà dubbia, ma fa tanto
racing!
Il carburatore è un Dellorto MA 17 B, tarato un poco più
grasso ( getto massimo 80 per intenderci) per la specifica dello scarico a
megafono.
I cerchi sono da 19 pollici, raggiati su mozzi Way Assauto
dall’ottima efficacia frenante.
Parafango anteriore a 180° ( era cosi anche sul raro
Supersport di serie) e pedane posteriori fisse.
La leva freno me la sono costruita da me, sforacchiata come
si usava all’epoca….anche pochi grammi in meno hanno una valenza psicologica
non da poco!
Serbatoio di serie e sella di uno Sport seconda serie
completano il mezzo.
Ovviamente numero 23 in onore del grande Dario Ambrosini, alfiere della Benelli e campione del mondo 250 cc, perito tragicamente ad Albi nel 1951.
Ovviamente numero 23 in onore del grande Dario Ambrosini, alfiere della Benelli e campione del mondo 250 cc, perito tragicamente ad Albi nel 1951.
Inutile dire che il motore risponde bene e, se non prende i
10000 giri del modello elaborato in Casa dall’Ing.Galli, ….pochissimo ci manca!
Il risucchio in rilascio del corto megafono esalta anche il
motociclista più ipoacusico, costringendo il vicinato a svenarsi in costose
bollette per i continui richiami alle forze dell’ordine preposte al
silenziamento..coatto!
Se tutto va bene lo proverò alla classica rievocazione in
salita valmala Montemale….faremo a gara ( acustica) con qualche Norton manx!